Botteghe di mestiere e dell’innovazione: le buone pratiche nelle Marche

22 giugno 2016
Botteghe di mestiere e dell’innovazione: le buone pratiche nelle Marche
Un primo bilancio delle attività presentato nella sede di Confindustria Marche
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Anche in questa edizione la regione Marche si avvia a registrare le migliori performances nell’ambito del progetto Botteghe di mestiere con 27 progetti finanziati su 44 considerati ammissibili. Un primo bilancio dell’iniziativa è stato fatto nel corso della conferenza stampa svoltasi oggi ad Ancona alla presenza di rappresentanti di Confindustria Marche, Italia Lavoro e Regione Marche.

Bruno Bucciarelli, presidente di Confindustria Marche, ha riassunto le iniziative intraprese per la promozione del progetto: “come sistema associativo regionale abbiamo svolto un’attività di animazione per diffondere la conoscenza del bando nazionale e coinvolgere le nostre imprese nella sua realizzazione. Confindustria Marche ha presentato complessivamente 9 progetti di botteghe di mestiere di cui 6 nel settore tessile-abbigliamento-moda, 2 nel settore meccanico e 1 nell’agroalimentare, che vedono coinvolte 39 Imprese, per 80 tirocini finanziati offerti ai giovani. Già nella precedente edizione le Marche e le imprese del nostro sistema avevano dimostrato capacità di coinvolgimento di imprese, sperimentazione positiva di tirocini che per la maggioranza ha portato alla stabilizzazione dei giovani all’interno delle aziende delle botteghe”.

Paolo Reboani, presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro, ha espresso ''grande apprezzamento per i risultati raggiunti nella Regione Marche a dimostrazione che i presupposti del progetto Botteghe, piccole e medie imprese, made in Italy, tessuto imprenditoriale vivo, grande attenzione ai giovani, trovano in questa regione una piena espressione. Italia Lavoro ha voluto dare un importante sostegno con le politiche del lavoro alle imprese in cerca di competenze e che vogliono crescere nella sfida alla globalizzazione. L'intesa con la Regione Marche permette di accrescere nelle prossime settimane il bacino di imprese e di coinvolgere ancora più giovani. E' una grande sfida di politica attiva del lavoro su cui scommettiamo''.

Domenico Bova, responsabile del progetto, ha sottolineato come “La bottega nel modello proposto da Italia Lavoro  non è semplicemente il luogo dove si svolge un tirocinio, bensì rappresenta un modello che riunisce al luogo di formazione, l'opportunità per le imprese di fare rete, di consolidare i rapporti di aggregazione e di filiera, di stimolare e rendere centrale il ruolo del sistema della formazione e di rappresentanza delle imprese nel nuovo impianto delle politiche attive, di implementare e sperimentare il vero percorso di formazione duale e di integrazione scuola/formazione e lavoro tanto auspicato dalla riforma”.

Per Loretta Bravi, assessore al Lavoro della Regione Marche, “le Botteghe di Mestiere e dell’Innovazione rappresentano la capacità di recuperare una storia di eccellenza e al contempo di progettare competenze future. Rappresentano un investimento sulle risorse umane e uno sguardo a nuove competenze e nuove tecnologie. Il metodo adottato è quello della vicinanza e della esperienza diretta con Maestri capaci di trasmettere la passione e la professionalità nell’operare. Le Botteghe di Mestiere hanno rappresentato nella storia italiana e marchigiana il luogo dove è stata tramandata l’unità del sapere e del fare, basti pensare all’esperienza del Rinascimento. I nostri giovani hanno urgenza di questa unità perduta. La Regione si impegnerà a proseguire tale esperienze seguendo i criteri e le modalità di gestione dei fondi strutturali europei”. 

I termini per l’iscrizione alle prime 17 botteghe finanziate scadono il prossimo 30 giugno. Per le candidature alle altre 10 Italia Lavoro comunicherà a breve la data utile per iniziare a iscriversi. Tutti gli interessati possono ricevere informazioni contattando i soggetti promotori o i centri per l’impiego della regione Marche.